Anche per i vaccini, come per i farmaci, è meglio evitarne la somministrazione durante la gravidanza, a meno che non vi siano precise indicazioni. Può talora porsi il problema nel caso di una vaccinazione eseguita senza sapere di essere in gravidanza. In altri casi ci si può trovare di fronte alla opportunità di eseguire una vaccinazione (ad esempio una vaccinazione antitetano per una ferita) nel corso della gravidanza. Attualmente non esistono nella letteratura scientifica dei dati certi relativi a danni embrio-fetali da vaccini.
In linea di massima si ritiene che sia sconsigliata in gravidanza l’effettuazione di vaccinazioni con vaccini costituiti da virus vivi ma attenuati, mentre si ritiene ammissibile la pratica di vaccinazioni con virus inattivi o con altre sostanze antigeniche.
Pertanto si usa suddividere i vaccini nelle seguenti categorie:
Durante la gravidanza sembra che non vi siano problemi per la somministrazione di vaccini contenenti virus inattivati o altre sostanze ad azione antigenica.
Fanno parte di questo gruppo i vaccini:
A differenza dei vaccini precedenti, potrebbero esistere problemi per la somministrazione di vaccini contenenti virus vivi, attenuati. Anche se finora non sono stati segnalati effetti teratogeni neanche per questi vaccini, è consigliabile somministrali solo in casi di effettiva necessità e, possibilmente, dopo il terzo mese di gravidanza.
Fanno parte di questo gruppo i vaccini:
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