Centro-Medico-Salute -ZERLOTIN-DR.-GIOVANNI-Logo

LA MENOPAUSA

icona divisoria

Con il termine di menopausa ci si riferisce a quella fase della vita della donna in cui cessa la capacità riproduttiva.

Essa dipende dall’esaurimento della attività delle ovaie, sia per quello che riguarda la produzione di ormoni, sia per quanto riguarda la produzione di cellule riproduttive, ovvero gli ovociti (o cellule uovo).


Da ciò dipendono diversi eventi.

Il più evidente di questi è la cessazione definitiva delle mestruazione, a cui generalmente si giunge passando per un graduale periodo di progressive alterazioni del ciclo, che può avere tempi e manifestazioni molto variabili da una donna all’altra.

  • Menopausa

    Slide title

    Write your caption here
    Button

Oltre alla scomparsa della mestruazioni, la cessata produzione ormonale può comportare vari sintomi e problemi, anch’essi di variabile intensità da una donna all’altra.

  • Età media: 50 anni;
  • menopausa precoce: prima dei 45 anni;
  • menopausa tardiva: dopo i 55 anni.
  • CLIMATERIO

    Fase di transizione tra il periodo della capacità riproduttiva e il periodo dell'incapacità riproduttiva (per esaurimento dell'attività ovarica).

  • PERI – MENOPAUSA

    Insieme di PREMENOPAUSA e di POSTMENOPAUSA (coincide con il climaterio).

  • PRE – MENOPAUSA

    Fase che precede la menopausa, caratterizzata da irregolarità mestruali, espressione dell'iniziale deficit di attività ovarica.

  • POST – MENOPAUSA

    Fase che segue la menopausa, e conclude il climaterio.

CONTATTI
  • Sintomi osteoporosi

    Slide title

    Write your caption here
    Button

I SINTOMI

Alcune donne non hanno alcun sintomo durante il periodo menopausale o hanno sintomi lievi. Altre 

donne invece manifestano sintomi anche molto intensi.


I sintomi menopausali sono dovuti essenzialmente al progressivo calo di produzione ormonale da parte delle ovaie.

Anche le differenze nello stile di vita, dieta, attività fisica e lavorativa possono avere un ruolo nel modo di presentarsi dei vari sintomi.

I sintomi possono comparire già diversi mesi prima dell’ultima mestruazione e possono persistere per alcuni anni dopo.

  • Irregolarità mestruali

    Una donna può avere cicli irregolari per parecchi mesi o anni prima della cessazione definitva delle mestruazioni. Ciò è in relazione al progressivo venir meno della efficienza delle ovaie nella produzione ormonale.

    Un abbondante e prolungato sanguinamento nel corso della perimenopausa dovrebbe essere sempre valutato da un medico.


    Qualsiasi sanguinamento vaginale che si sviluppa dopo un anno di assenza di cicli deve essere oggetto di valutazione medica, in quanto potrebbe non avere un significato mestruale, ma essere sintomo di qualche altra patologia.

  • Le vampate di calore

    Vengono descritte come sensazioni di calore, solitamente improvvise, della durata da pochi secondi a qualche minuto. Si accompagnano solitamente a fastidioso arrossamento soprattutto del viso e del collo, e si accompagnano spesso a profusa sudorazione.


    Tali sintomi sono causati da cambiamenti nel modo in cui i vasi sanguigni si rilassano e si contraggono, e sono correlate alla diminuzione di produzione ormonale da parte delle ovaie.

  • Disturbi del sonno e sintomi psicogeni

    Spesso il sonno notturno è disturbato da fastidiose vampate di calore.

    Una prolungata perdita della regolarità del sonno può portare a cambiamenti del tono dell’umore e quindi anche ad una più facile irritabilità.


    Peraltro anche problemi di tipo psicologico possono portare ad alterazioni dell'equilibrio psico-emotivo, con ansia, irritabilità, insonnia.

  • Problemi cardiovascolari

    Prima della menopausa, le donne hanno una incidenza più bassa di infarto e ictus rispetto agli uomini. Dopo la menopausa, tuttavia, il rischio di malattie cardiache nelle donne continua a crescere e diventa pari a quello degli uomini dopo i 65 anni.

  • Problemi osteo-articolari

    In menopausa, a causa della mancata produzione di ormoni, si può verificare un aumento della fragilità delle ossa con conseguente maggior rischio di frattura. Tale condizione va sotto il nome di osteoporosi.

  • Osteoporosi

    L’osteoporosi è una malattia caratterizzata da una maggiore fragilità delle ossa con conseguente aumento del rischio di fratture. L’osteoporosi può instaurarsi lentamente, in assenza di sintomi, e rendersi manifesta al verificarsi della prima frattura. Le sedi di frattura da osteoporosi più frequenti sono la colonna vertebrale, il femore e il polso.


    Sono esposte all’osteoporosi soprattutto le donne in menopausa, a causa della cessata produzione di ormoni estrogeni da parte delle ovaie. Un significativo degrado della qualità ossea può già verificarsi nei primissimi anni dopo la menopausa. Ciò è tanto più importante in caso di menopausa precoce, cioè in età inferiore a 45 anni. 


    L’osteoporosi può essere favorita da diversi fattori di rischio (magrezza, fumo, abuso di alcool, ridotta attività fisica, scarsa assunzione di calcio con l’alimentazione, ecc…). Le cure per l’osteoporosi non conducono alla guarigione, ma servono a preservare il normale stato delle ossa o frenarne il degrado. Perché ciò sia possibile sono quindi importanti la prevenzione e la diagnosi precoce per frenare un possibile decadimento osseo.


    Osteoporosi: screening

    La valutazione della qualità dell’osso può essere effettuata misurando la densità ossea. Ciò può essre attuato con varie metodiche denominate Mineralometria Ossea Computerizzata (M.O.C.) o Densitometria Ossea.


    Tale valutazione si può fare con diverse tecniche. Esiste una densitometria eseguita mediante raggi X (chiamata anche DEXA) e più recentemente esiste la possibilità di eseguire la densitometria mediante ultrasuoni. La Densitometria ossea a ultrasuoni, a differenza di altre metodiche, permette di valutare anche la qualità dell’osso (le altre tecniche misurano solo la quantità) e presenta il vantaggio di non utilizzare radiazioni, e quindi non comporta nessun rischio per il paziente.


    Gli ultrasuoni sono delle onde sonore, del tutto innocue, già impiegate in altri settori della Medicina (ad esem-pio in gravidanza). Con la mineralometria ossea a ultrasuoni si misura la velocità con cui un fascio di ultrasuoni attraversa l’osso. La sede di misurazione è il calcagno (tallone), in quanto si tratta di un osso con struttura analoga a quella delle vertebre, e che, come le vertebre, viene colpito per primo da un eventuale processo osteoporotico. Con tale esame si valuta se la densità ossea è normale, oppure se è lievemente ridotta (osteopenia), oppure se è francamente ridotta (osteoporosi). Tali informazioni sono fondamentali per impostare una terapia efficace (farmaci, alimentazione, stile di vita).


    La densitometria a ultrasuoni, considerata l’assoluta innocuità (assenza di radiazioni), la semplicità di esecuzione e il basso costo, può essere raccomandata come indagine di screening di primo livello.

  • Sintomi genitali e urinari

    A causa della cessata produzione ormonale da parte delle ovaie, in menopausa la superficie della vagina diventa atrofica, cioè diventa gradualmente più sottile e meno elastica. Questi cambiamenti possono causare disturbi in occasione dell’attività sessuale, con conseguenti rapporti sessuali dolorosi.


    L’assenza di ormoni può talora comportare una condizione di infiammazione nella vagina conosciuta come vaginite atrofica. In tali condizioni la donna può avere più probabilità di sviluppare infezioni vaginali.


    Analoga condizione di atrofia può verificarsi a livello delle vie urinarie, con conseguenti disturbi della minzione (disuria, pollachiuria) e talora incontinenza urinaria.

  • Manifestazioni cutanee

    In postmenopausa la mancata produzione ormonale favorisce anche l’assottigliamento della cute e un certo grado di minore elasticità della pelle.

La terapia per la menopausa

La Terapia Ormonale Sostitutiva ha lo scopo di sostituire gli ormoni(estrogeni e progesterone) che in menopausa non sono più prodotti dalle ovaie, con l'obiettivo di correggere quei problemi causati dalla carenza ormonale.

  • Terapia per menopausa

    Slide title

    Write your caption here
    Button
  • Avvio della terapia

    La terapia dovrebbe essere iniziata al declino della funzione ovarica; molti effetti della carenza estrogenica sono più rapidi nei primi anni di postmenopausa.

  • Durata della terapia

    L'obiettivo della terapia è la prevenzione di patologie che intervengono nell'età postmenopausale.

    Si ritiene che una durata utile di terapia sia di alcuni anni, ma non oltre i 5 anni.

  • Schemi di terapia

    Sequenziale (estrogeno + progesterone)

    • ciclica (cioè con assunzione a cicli mensili, con eventuale comparsa di flusso similmestruale),
    • continua (cioè assunzione continuativa del farmaco, quindi senza comparsa di flusso similmestruale).

    Solo estrogeno (nelle donne senza utero per pregressa isterectomia).

  • Vie di somministrazione

    • Via transdermica (cerotto – gel);
    • via orale:
    • via vaginale.
  • Controindicazioni assolute

    • Severe malattie epatiche in atto;
    • trombosi o embolia in atto;
    • adenocarcinoma dell'endometrio;
    • carcinoma endometrioide dell'ovaio;
    • carcinoma della mammella.
  • Controindicazioni relative

    • Calcolosi della colecisti:in questo caso è indicata la via transdermica;
    • ipertrigliceridemia: indicata la via transdermica;
    • fibromi uterini: in presenza di fibromi è da consigliare una terapia con estrogeni a basse dosi.
  • Controlli medici

    • Controllo ginecologico e internistico;
    • esami di laboratorio;
    • esame del seno e mammografia;
    • ecografia pelvica (per valutazione della morfologia utero-ovarica ed in particolare dello spessore endometriale);
    • densitometria ossea (M.O.C. o Mineralometria Ossea Computerizzata) per valutare il grado di mineralizzazione ossea e quindi diagnosticare precocemente un'eventuale osteoporosi.

    Va ricordato che nella donna in menopausa questi controlli sono comunque consigliati, indipendentemente dalla terapia.

  • Benefici

     Terapia Ormonale Sostitutiva comporta i seguenti benefici:

    • riduce nettamente i disturbi climaterici;
    • migliora il trofismo e l'elasticità della pelle;
    • riduce il rischio cardiovascolare (cardiopatia ischemica);
    • previene l'osteoporosi, riducendo il rischio di fratture;
    • migliora il trofismo dell'apparato genito-urinario.
Share by: